Le donne del Club Omicidi
Thriller
Longanesi/TEA
2013/2014
Digitale - Cartaceo
299
L’undicesima ora è l’undicesimo volume della serie Le donne del Club Omicidi di James Patterson e Maxine Paetro.
La serie è così composta:
- Primo a morire (Longanesi 2003 – Tea 2004)
- Seconda chance (Longanesi 2004 – Tea 2006)
- Terzo grado (Longanesi 2005 – Tea 2007)
- Le donne del club omicidi (Longanesi 2006 – Tea 2008)
- Qualcuno morirà (Longanesi 2007 – Tea 2009)
- Il sesto colpo (Longanesi 2008 – Tea 2010)
- Il settimo inferno (Longanesi 2009 – Tea 2011)
- L’ottava confessione (Longanesi 2010 – Tea 2012)
- Senza appello (Longanesi 2011 – Tea 2013)
- La cerimonia (Longanesi 2012 – Tea 2014)
- L’undicesima ora (Longanesi 2013 – Tea 2014)
- Le testimoni del club omicidi (Longanesi 2015)
- La tredicesima vittima (Longanesi, 2016)
- Peccato mortale (Longanesi 2017)
- 15th Affair (inedito in Italia)
Due teste con diverso grado di decomposizione vengono lasciate sul portico di un’elegante villa in Vallejo Street. Ad un esame più approfondito da parte della scientifica, altre 5 teste vengono ritrovate nel parco della casa, di proprietà di un famoso attore di Hollywood che in passato è stato accusato di aver ucciso la moglie. Mentre Lindsay cerca di indagare su questo mistero però, un altro caso pretende la sua attenzione: un giustiziere solitario ammazza gli spacciatori. Ordinaria amministrazione? No, perché Vendetta, così soprannominato dai giornalisti, ha usato armi provenienti dal magazzino delle prove. Vendetta è, quindi, un poliziotto?
E qui mi fermo. Per saperne di più, dovrete leggere L’undicesima ora.
Una trama bellissima per questo undicesimo capitolo della serie Le donne del Club Omicidi. Il caso delle teste mozzate procede parallelamente al caso Vendetta con un bel ritmo serrato dato anche dalla brevità dei capitoli, caratteristica comune a tutti i libri di questa serie.
Purtroppo però, ci sono alcuni errori imperdonabili, come ad esempio quello contenuto in questo stralcio:
“Suo fratello aveva sparato tre colpi a Jacobi. Alla fine ero riuscita a fermarli, uccidendoli entrambi.”
Lindsay si riferisce agli avvenimenti di Le donne del club omicidi, il quarto libro della serie, in cui Lindsay si trova sotto processo per aver ucciso una baby spacciatrice e ferito gravemente e in modo permanente il fratello.
Capisco che certi dettagli possano sfuggire a chi legge, ma non dovrebbero sfuggire a chi scrive, visto che su questa vicenda è basato tutto il quarto libro. E questo è fondamentalmente il motivo per cui non posso promuovere a pieni voti L’undicesima ora. Mi stupisce moltissimo, soprattutto perché ho trovato questo ultimo libro molto curato nei dettagli. Cercando Vallejo Street per esempio, ovvero l’indirizzo della villa in cui vengono scoperte le teste, ho scoperto che è davvero un quartiere di lusso, dove ci sono ville principesche come quelle descritte nel libro. Se avete voglia di curiosare, cliccate qui.
Anche l’atteggiamento di Lindsay non mi è piaciuto: gli autori l’hanno fatta agire come una matta in balìa degli ormoni, totalmente irrazionale, quando in realtà, nei precedenti volumi della serie, lei è sempre fin troppo razionale. Per essere la serie “della rivincita femminile” in un modo maschilista, questa scelta mi ha fatto un po’ storcere il naso.
Per fortuna, gli altri personaggi sono ben caratterizzati e sempre coerenti con loro stessi. La mia preferita in assoluto è sempre Claire e spero che in futuro le sia riservato un po’ di spazio in più.
Avete letto L’undicesima ora? Vi aspetto per commentarlo insieme!
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