Il club delle lettrici compulsive

Trilogia di Bartimeus vol.2 – L’occhio del Golem – Jonathan Stroud

L'occhio del Golem Book Cover L'occhio del Golem
Trilogia di Bartimeus
Jonathan Stroud
Fantasy
Salani
2005
Cartaceo - Digitale
553

Un compito tanto arduo quanto delicato spetta a Nathaniel, ora che fa parte del Ministero degli Interni. Il giovanissimo e intraprendente mago deve individuare i membri della "Resistenza", responsabili degli attentati che colpiscono Londra. Ma le sue indagini si rivelano infruttuose, come i tentativi di infilarsi nel gruppo. Sulle tracce del golem, il mostro apparentemente indistruttibile che getta la città nel panico, Nathaniel parte alla volta di Praga, ed evoca il jinn Bartimeus.

L’occhio del Golem – Jonathan Stroud

L’occhio del Golem è il secondo volume della trilogia di Bartimeus, nata dalla magistrale penna di Jonathan Stroud.

La trilogia è così composta:

  • L’Amuleto di Samarcanda (qui per la recensione)
  • L’occhio del Golem
  • La porta di Tolomeo

L’occhio del Golem è sicuramente all’altezza del primo libro. Vediamolo insieme!

Sono passati quasi 3 anni da quando il giovanissimo mago Nathaniel è riuscito a sventare la cospirazione ordita da Simon Lovelace ai danni del primo ministro.
Nathaniel è stato preso sotto l’ala protettiva della signora Whitwell e ora le fa da assistente, lavorando con lei al Ministero degli Affari Interni.
Nonostante i suoi sogni di bambino si stiano lentamente realizzando, Nathaniel ha già diverse gatte da pelare perché la Resistenza sembra essere ancora attiva e in grado di creare fastidi ai maghi. Inoltre i suoi colleghi non gli rendono la vita facile: non apprezzano la carriera lampo che sta facendo e nemmeno l’alta considerazione in cui è tenuto dal Primo Ministro. Oltre a mettergli spesso e volentieri i bastoni tra le ruote, gli avversari cercano di scoprire con ogni mezzo il suo nome di nascita, in modo da poterlo usare contro di lui.

Eh sì, per un mago non c’è nulla di più importante del mantenere il proprio nome di nascita segreto. Infatti, per tutto il resto del mondo, Nathaniel si chiama John Mandrake. C’è solo un essere a conoscenza del vero nome di Nathaniel: Bartimeus. Il jinn l’aveva scoperto per caso, prima che a Nathaniel venisse assegnato un nome pubblico. Ed ecco perché Nathaniel, pur essendo in grande difficoltà nella lotta contro Resistenza, non se la sente di convocare nuovamente Bartimeus.
Tuttavia, dopo l’ennesimo scontro con il capo della polizia Duval a causa di una devastazione improvvisa e massiccia in una serie di negozi a Trafalgar Square, a Nathaniel non resta altra scelta se non convocare il temuto jinn.

La copertina inglese de L'occhio del Golem
La copertina inglese de L’occhio del Golem

Nel frattempo, la Resistenza è all’opera. E facciamo così conoscenza di nuovi personaggi, tra cui Kitty Jones, che avevamo già incontrato ne L’Amuleto di Samarcanda.
La copertura della Resistenza è un negozio di belle arti gestito dal signor Pennyfeather, il quale si occupa anche di coordinare il gruppo di ribelli. La caratteristica principale dei membri della Resistenza è la refrattarietà alla magia: alcuni di loro vedono oltre le illusioni, altri vedono l’aurea degli oggetti magici e, su altri ancora, gli incantesimi non hanno alcun effetto.
La Resistenza, grazie all’aiuto del misterioso signor Hopkins, sta progettando un colpo spettacolare che minerà per sempre il potere dei maghi… Riusciranno nella loro impresa?

Ma la Resistenza non è l’unica a tramare nell’ombra e per Nathaniel le cose non saranno affatto semplici… Per saperne di più, però, dovrete leggere il libro.

La copertina americana de L'occhio del Golem
La copertina americana de L’occhio del Golem

In questo secondo capitolo della trilogia, conosciamo la Resistenza e i motivi che spingono i suoi membri ad agire. Come sempre, sono i ragazzi al centro dell’azione. Ragazzi che lottano per il loro futuro, per rimediare ai soprusi subiti, ragazzi che non hanno avuto la guida e l’esempio degli adulti con i quali si ritrovano a dover interagire. Kitty Jones è uno dei miei personaggi preferiti in assoluto (dopo Bartimeus, ovviamente). Ne L’occhio del Golem, finalmente scopriamo tanto su di lei e sul suo passato… e non si può non parteggiare per lei. È veramente un personaggio che va ben oltre le aspettative per quanto è ben descritta e per quanto è coerente. Kitty è coraggiosa, determinata, altruista ed è una perfetta antagonista/terza co-protagonista.

L’occhio del golem è scritto con lo stesso stile de L’Amuleto di Samarcanda, ovvero con l’alternarsi dei punti di vista tra quello di Bartimeus e il narratore onnisciente nei capitoli che non riguardano direttamente il nostro amato jinn.
Bartimeus è sempre più sarcastico e ironico e cerca di guidare Nathaniel nelle sue scelte. Tuttavia, il vincolo stesso dell’evocazione costringe Bartimeus a rispettare gli ordini del suo padrone e quindi, molto spesso, si trova in situazioni di grandi difficoltà.

Nathaniel, per contro, è cambiato. Si è fatto un po’ troppo corrompere dalla vita agiata dei maghi di alto grado, dà per scontato che il fatto stesso che sia un mago, lo ponga al di sopra degli altri e, purtroppo, agisce con l’arroganza e l’impazienza che lo hanno messo nei guai tante volte in passato.

«Naturalmente sei anche completamente solo e senza amici» proseguii, «e tutti i tuoi colleghi ti temono e ti vogliono male. E se diventerai troppo potente il primo ministro si farà paranoico e troverà una scusa per scaricarti. Ma ehi: tutti abbiamo dei problemi».
[…]
«Non ho detto ‘Nathaniel’. È perché ormai sembri più un Mandrake. Il ragazzo che è stato Nathaniel sta sbiadendo, ormai è quasi sparito».

L’occhio del Golem è un libro ricco di avvenimenti che servono all’autore per condurre i lettori verso il gran finale… e verso il terzo capitolo della trilogia: La porta di Tolomeo.

Avete letto L’occhio del Golem? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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