Il club delle lettrici compulsive

Intervista ad Amabile Giusti

La nostra ospite di oggi è Amabile Giusti! Venite a scoprire cosa ci ha raccontato!

Ciao Amabile, benvenuta nel nostro Club delle Lettrici Compulsive! È un piacere per noi averti qui! Sei anche tu, una di noi? Una lettrice onnivora e compulsiva?
Grazie per l’accoglienza! Sono sicuramente onnivora e compulsiva. Più compulsiva che onnivora, considerato che alcuni generi proprio non mi attirano. Dopotutto, leggere è come amare, e in amore ci vuole fedeltà ma, soprattutto, l’amore scatta in seguito a una piccola follia della mente e del cuore, è un colpo di fulmine: lo stesso avviene coi libri. E, come nell’amore, talvolta si scambiano lucciole per lanterne, ma fa parte del gioco.

Che libro stai leggendo, ora?
Sto rileggendo la mia adorata Georgette Heyer. Periodicamente, quando ho bisogno di una carica di sorrisi, faccio una scorpacciata di tutte le sue storie.

C’è un genere che proprio non ami?
I romance troppo violenti, quelli che credo si definiscano dark, in cui viene descritta con dovizia di inquietanti particolari la sudditanza psicologica e fisica di un individuo a un altro. Non amo le storie in cui sia presente la sopraffazione, a meno che non venga descritta come patologica, come parte di un problema, e non come un normale modo d’amare.

Parlaci un po’ di te: chi è Amabile e come è approdata alla scrittura.
Parlare di me è sempre un’impresa. Sono molto riservata, di quelle che non desiderano apparire in alcun modo, che preferiscono una vita dietro le quinte invece che sul palco. Il mio non è un approdo, che presuppone una partenza da un molo senza scrittura: io ci sono nata con questa passione dentro, senza sarei come un corpo senza ossa.

Cosa vuol dire per te scrivere?
Potrà sembrare una frase fatta o altisonante, ma per me è vita. Se passo un giorno senza scrivere divento nervosa e infelice. Mi manca come a un innamorato manca l’amato.

Come prendono vita le tue idee, da cosa trai ispirazione?
Non ho uno schema, delle regole, delle situazioni più stimolanti: le idee nascono come magiche lampadine nei momenti più impensati. Certo, essere serene, in mezzo al verde, coccola di più la mente che avere brutti pensieri in mezzo al caos.

Veniamo al dunque, il tuo ultimo romanzo si intitola C’è qualcosa nei tuoi occhi, edito da Amazon Publishing: raccontacelo con tre aggettivi, spiegando le tue scelte.
Intenso. Romantico. Sensuale. Desideravo raccontare Francisca, la cattiva (o presunta tale) di Tentare di non amarti, e la sua vera storia, quella che nessuno ancora conosceva, per far entrare i lettori nel suo mondo, nelle sue fragilità, nella vera Francisca, la bambina violata che diventa una donna aggressiva solo per proteggersi.

Sei rimasta sempre fedele all’idea iniziale, oppure durante la scrittura (o anche a romanzo ultimato), hai deciso di cambiare qualche dettaglio nella trama o qualche scena, o qualche personaggio?
Ti stupirò dicendoti che io ho sì un’idea di partenza – ad esempio, raccontare la storia di Francisca e la sua rinascita grazie alla poesia e all’amore – ma non ho mai, e dico mai, una scaletta: le mie trame, quando inizio a scrivere, sono indistinte come paesaggi immersi nella nebbia, e la foschia si dirada a mano a mano. È come se la storia prendesse vita una pagina alla volta, come se crescesse con me e tutto andasse nella direzione giusta perché quella è l’unica possibile.

Amabile, non diciamolo a nessuno… ma, a sangue freddo, vorresti cambiare qualcosa nella storia (cosa che ovviamente non puoi più fare) o sei pienamente soddisfatta così com’è?
Quando una storia esce dal mio pc per andare nel mondo, è l’unica storia che avrei mai voluto, non cambierei alcun dettaglio. Io sono così: dapprima vago in un labirinto nebbioso, ma quando il paesaggio diventa nitido, è quello e tale rimarrà.

Qual è il personaggio al quale ti senti più legata tra i tuoi romanzi? Un personaggio da cui non riesci proprio a staccarti mentalmente? Perché?
Credo proprio Odyssea. La mia prima bambina di carta. Il primo personaggio che ho creato, la prima storia che ho scritto per intero, e non a stralci. Rimarrà sempre nel mio cuore.

La frase di uno dei tuoi libri che senti più tua o un passo che ti piace particolarmente?
Forse un brano tratto da C’è qualcosa nei tuoi occhi.  Questo:

«Barbie sosteneva che in principio il male fa più rumore, il suo chiasso infernale copre il canto più dolce del bene e la sua ombra è più lunga. Ma è tutta apparenza. Perché non è l’ombra che comanda: è la luce. È la luce che decide quanto vivranno le ombre. La luce è il direttore d’orchestra che a volte ti mette alla prova, ti costringe a esercitarti molto, ti fa sanguinare i polpastrelli sulle corde del violino, sui tasti del pianoforte, ti sfianca i polmoni alla tromba, non per crudeltà, ma affinché alla fine la musica sia perfetta. E nulla accade per caso. Prima di buttare alle ortiche la possibilità di far parte di un miracolo, è bene pensarci un bel po’ e dare una chance alla luce.»

Cosa c’è di Amabile nei personaggi di cui racconti vita, passioni, amori?
Amabile affiora qui e lì nei personaggi, nelle loro emozioni, nelle loro abitudini. Sono sparpagliata come un puzzle. Diciamo che, in assoluto, di Amabile c’è il modo intenso, a volte lacerante, di vivere ogni emozione.

Che rapporto c’è tra la tua scrittura e i social?
Purtroppo non sono un animale da social, non frequento assiduamente nessun gruppo, e ho una mia pagina che non aggiorno abbastanza spesso. Sono schiva e riservata, ripeto. Tramite i social ho conosciuto alcune persone splendide, cerco di rispondere a chiunque mi scriva, ma non sono e mai sarò, temo, una simpaticona sempre al centro dell’attenzione. Né so vendermi bene: quando mi si chiede “per quale ragione dovrei comprare questo o quel tuo libro”, non so mai cosa rispondere. Non riesco in alcun modo a sponsorizzarmi efficacemente, e spero parlino i miei libri per me e nessun altro teatrino.

Stai già lavorando ad altri progetti? Qualche indiscrezione per Il Club delle Compulsive?
Ho da poco terminato un nuovo romanzo che uscirà il prossimo anno sempre con Amazon Publishing. Nessun legame con gli altri due, sarà una storia completamente nuova.

Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?
Di non smettere mai di scrivere e di provare ancora le emozioni formidabili che mi dà creare.

Grazie per essere stata con noi e aver risposto alle nostre domande! In bocca al lupo per i tuoi prossimi lavori!
Grazie a voi e w il lupo, sempre!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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