Il club delle lettrici compulsive

In città zero gradi – Daniel Glattauer

In città zero gradi Book Cover In città zero gradi
Daniel Glattauer
Romanzo rosa - Umoristico
Feltrinelli
2013
Digitale - Cartaceo
211

Max detesta il Natale e quest'anno, per la prima volta in vita sua, è fermamente intenzionato a lasciarselo alle spalle e a fuggire in un paradiso esotico. Purtroppo, però, ha fatto i conti senza Kurt, il suo cane. Kurt è stato un investimento sbagliato: passa la maggior parte del tempo a dormire e, quando si muove, tutt'al più lo fa per sbaglio. A chi affidarlo durante la vacanza? All'inizio Katrin non ha nulla a che spartire né con l'uno né con l'altro. Alla soglia dei trent'anni deve, suo malgrado, sopportare genitori che devono, loro malgrado, sopportare il fatto che lei non abbia ancora trovato l'uomo giusto. Con l'avvicinarsi del Natale e della tradizionale riunione di famiglia, la pazienza di tutti giunge al limite. Di colpo, però, ecco che all'orizzonte spunta Kurt. A Katrin non piacciono granché gli animali, ma a suo padre ancora meno. L'inserzione di Max per un dog-sitter è un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Così in un attimo lei architetta un piano formidabile. Mentre in città la temperatura continua a scendere e la prima neve ammanta di bianco le strade, le vite di Max, Katrin e Kurt si intrecciano inesorabilmente, in un crescendo di sorprese, trovate geniali e battute memorabili. Una nuova e intensa storia d'amore, con il giusto mix di leggerezza e serietà e due indimenticabili protagonisti. Anzi, tre: fare i conti senza Kurt è davvero impossibile.

In città zero gradi è un romanzo di Daniel Glattauer pubblicato in Italia nel 2013 da Feltrinelli. Non avevo mai letto nulla di suo prima d’ora e ne sono stata piacevolmente sorpresa… all’inizio.

Il romanzo è ambientato nel mese di dicembre in Austria, dove vivono e si muovono i due protagonisti, Katrin e Max.

Max è un tipo molto strano che divide la casa e l’esistenza con Kurt, un cane che si limita a respirare e a dormire sotto la sua sedia. Katrin detesta il Natale perché è nata il giorno della vigilia e i suoi genitori si aspettano sempre che si presenti alla sua festa di compleanno/festa di Natale con un fidanzato.

Kurt era un bracco tedesco a pelo ispido. Che cosa faceva? Se ne stava sotto la sua sedia e, con la mente, contava i suoi ispidi peli di bracco tedesco. A essere sinceri, non era la sua sedia, era solo la sedia sotto cui stava sempre. Dei due anni in cui Max e Kurt avevano condiviso gli spazi domestici, Kurt era rimasto sotto quella sedia per uno e tre quarti circa. Ragion per cui la si poteva tranquillamente definire “la sua sedia”. Se Kurt si era mai meritato qualcosa, era quella sedia. Per quanto lei non si fosse meritata Kurt. A un confronto diretto, infatti, senza dubbio la sedia lo surclassava in quanto a vivacità.

Lo stile, come potete vedere dall’incipit che vi ho citato qui sopra, è molto buffo e divertente, ma alla lunga mi ha veramente annoiata. Ho fatto fatica a finire il libro perché la storia è banale e gli escamotage che usa Glattauer per sviluppare la narrazione sono pesanti. L’uso smodato di spiegazioni date tra parentesi rallenta la lettura e lo stesso lo fanno i vari flashback che dovrebbero integrare ciò che viene raccontato, ma in realtà mi è proprio parso un modo per allungare il brodo, come si suol dire.

Mentre Katrin ha un minimo di spessore, Max è l’essenza della noia, con la spiccata tendenza a saltare da una donna all’altra, ma senza baciarle. L’unico guizzo di originalità del libro avrebbe potuto essere Kurt, ma anche questo personaggio canino è stato gestito molto male, soprattutto se paragonato ad altri libri simili, con cani o gatti protagonisti.

I personaggi secondari sono macchiette, sempre rese in negativo e che parlano per frasi fatte: trovata simpatica all’inizio, ma scocciante alla lunga perché i cliché rendono piatta la storia. Non c’è mai niente di inaspettato, nessuna sorpresa, niente di niente.

Dire che il finale è imbarazzante è fare un regalo a questo libro insipido e monotono. Una lettura  davvero deludente, purtroppo.

Avete letto In città zero gradi? Vi aspetto per commentarlo insieme.

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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