Romanzo rosa/erotico
Feltrinelli
2013
Digitale - Cartaceo
348
Il club delle cattive ragazze è un romanzo scritto da Sophie Hart e pubblicato in Italia nel 2013 da Feltrinelli. Sono un po’ combattuta sul giudizio finale perché, se da una parte il libro ha fatto il suo dovere e mi ha intrattenuta e divertita, alcuni cliché non mi sono piaciuti e non mi hanno convinta del tutto. Vediamolo insieme.
I protagonisti de Il club delle cattive ragazze sono i cinque partecipanti al Book Club: Estelle, proprietaria del Café Crumb, Sue, appena andata in pensione, Gracie, una bibliotecaria femminista con la mania degli anni ’50, Reggie, uno studente in cerca di ispirazione per la sua tesi e Rebecca, un’insegnante che cerca di sfuggire alla noia e alle abitudini del suo matrimonio.
Estelle è forse il personaggio più credibile: divorziata, con un figlio a carico, un ex marito ingombrante che aspetta un figlio dalla seconda moglie e un caffè che attraversa un momento finanziario non bello, decide di organizzare un club del libro per risollevare le sorti del suo locale. Le preoccupazione di Estelle sono palpabili e ben descritte dall’autrice e fanno di lei un personaggio reale: con tutte le problematiche che accompagnano il suo essere una madre single, chi ha tempo per l’amore?
Rebecca e Sue non sono state descritte male, anche se ho trovato Sue a dir poco crudele in certi passaggi e Rebecca un po’ infantile: i vari problemi coniugali, a parer mio, non sono stati affrontati nella maniera corretta, soprattutto da Sue.
E adesso veniamo a quello che non mi ha per nulla convinta. Gracie, ad inizio lettura, è una femminista convinta, libera ed indipendente. E mi piaceva da matti perché era la voce fuori dal coro. Poi, però, cambia totalmente personalità fino a diventare quasi mansueta. L’autrice cerca di correggere il tiro con qualche dichiarazione buttata qui e là, ma non è per nulla convincente.
Il fil rouge che collega queste cinque persone così diverse è l’amore per i libri e per la lettura. Estelle, per non fare la figura della bigotta, dopo aver proposto Tess dei d’Urberville come prima lettura, propone l’equivalente delle Cinquanta sfumature di grigio (o di rosso, o di nero che dir si voglia) che in Il club delle cattive ragazze si intitola Ten sweet lessons e che ha per protagonista Alexander Black (una fantasia in quanto a nomi!) e, da lì, il Club si concentra sulla letteratura erotica.
Capisco che se la Hart avesse dovuto scrivere discussioni dettagliate sui libri letti dal Club, il libro non sarebbe di sole 348 pagine, ma sarebbe un’enciclopedia della letteratura erotica, però ha trattato gli argomenti con molta superficialità, senza contare le reazioni assolutamente esagerate dopo aver parlato di autori di tutto rispetto. Il messaggio che ha fatto passare non mi è piaciuto proprio per questo: Cinquanta sfumature sì, letteratura erotica un po’ più seria no perché nella postfazione, la Hart lo specifica: senza le Sfumature, questo libro non esisterebbe.
Ho definito questo libro erotico perché, oltre a parlarne nell’ambito della letteratura, ci sono anche alcune scene di sesso, ma sono scritte con pochissima convinzione e di erotico non hanno proprio nulla.
Tutto sommato, però, come dicevo in apertura, il libro ha fatto il suo dovere: mi ha regalato qualche ora di svago. La scrittura è fluida e, anche se non è alta letteratura, per un lungo viaggio in aereo va più che bene, nonostante il finale sia un po’ banalotto e scontato.
Avete letto Il club delle cattive ragazze? Vi aspetto per commentarlo insieme!
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