Il club delle lettrici compulsive

Eleanor Oliphant sta benissimo – Gail Honeyman

Eleanor Oliphant sta benissimo Book Cover Eleanor Oliphant sta benissimo
Gail Honeyman
Narrativa
Garzanti
2018
Digitale - Cartaceo
352

Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo.

Gail Honeyman ha scritto un capolavoro. Un libro che a detta di tutta la stampa internazionale più autorevole rimarrà negli annali della letteratura. Un romanzo che per i librai è unico e raro come solo le grandi opere possono essere. I numeri parlano da soli: venduto in 35 paesi, per mesi in vetta alle classifiche, adorato sui social dalle star del cinema più impegnate, vincitore del Costa First Novel award, presto diventerà un film. Una protagonista in cui tutti possono riconoscersi. Perché spesso ci si rifugia nella propria realtà per non vivere quello che c’è veramente fuori. In quel riparo si crede di stare benissimo, ma basta una folata di aria fresca per capire che troppo è quello che si sta perdendo.

Eleanor Oliphant sta benissimo è l’esordio letterario di Gail Honeyman. E che esordio! Eleanor, la protagonista che ci racconta in prima persona la sua storia, è un personaggio che può tranquillamente rispecchiare ognuno di noi in certe fasi della nostra vita.

Mi ha ricordato un po’ uno dei protagonisti di The Big Bang Theory, Sheldon Cooper, perché come lui, anche Eleanor è un’anima candida, un po’ ingenua nonostante i giudizi taglienti che riserva a tutti coloro che giudica strani e al di fuori del suo schema mentale.

Il tema centrale è la solitudine. Il sentirsi soli e in balia di se stessi non è esclusivo appannaggio degli emarginati ma, come dimostra la stessa Eleanor, anche chi ha un lavoro e dei contatti sociali può essere estremamente solo. Anzi, sentirsi solo e abbandonato anche quando solo, in effetti, non è.

Se qualcuno ti chiede come stai, si aspetta che tu risponda BENE. Non devi dire che la sera prima ti sei addormentata piangendo perché erano due giorni di fila che non parlavi con un’altra persona. Devi dire: BENE.
[…]
Ai giorni nostri la solitudine è il nuovo cancro, una cosa vergognosa e imbarazzante, così spaventosa che non si osa nominarla: gli altri non vogliono sentire pronunciare questa parola ad alta voce per timore di esserne contagiati a loro volta, o che ciò possa indurre il destino a infliggere loro il medesimo orrore.

Il libro regala quindi numerosi spunti di riflessione. Eleanor deve affrontare il suo passato e deve fare i conti con la presenza ingombrante della madre che sente solo al telefono, lo stesso giorno della settimana, sempre alla stessa ora.

Si pone delle domande, ma è come se fosse in un circolo vizioso dal quale non ha i mezzi per uscire.

Una questione filosofica: se un albero cade in una foresta e non c’è nessuno a sentirlo, fa rumore? E se, di tanto in tanto, una donna completamente sola parla a una pianta in un vaso, è pazza da legare?

Ad interrompere il loop è Raymond, un collega che Eleanor è costretta ad interpellare e che, a dispetto delle resistenze di Eleanor, riesce a sconvolgere la routine nella quale è rinchiusa.

Nonostante la serietà degli argomenti trattati, il libro è permeato dall’ironia inconsapevole di Eleanor e da quella decisamente ricercata di Raymond che, con pazienza, la accompagna in una nuova fase della sua vita.

Eleanor è un gran bel personaggio, molto complesso e ben reso, ma anche i personaggi secondari non sono da meno. Non mi riferisco solo a Raymond e a sua madre. Anche Sammy e la sua famiglia daranno una svolta decisiva alla vita di Eleanor e questo mi ha portata a riflettere. Spesso diamo le cose per scontate, persi nel nostro trantran quotidiano, ma basta davvero poco per salvare letteralmente una vita: una buona parola, un gesto gentile o un sorriso possono veramente fare la differenza per qualcuno che ha bisogno.

A far da contorno alle riflessioni di Eleanor sulla sua vita e su tutte quelle persone irritanti che cercano di spezzare la sua routine c’è un vero e proprio mistero: cos’è successo davvero a Eleanor?
Alcune cose sono state liquidate un po’ troppo in fretta e alcuni dettagli sembrano buttati lì un pochino a caso (vedi l’appunto che Eleanor trova in casa sua), ma nel complesso la lettura è davvero scorrevole e mi sono trovata a ridere e a commuovermi più volte.

Eleanor Oliphant sta benissimo fa parte di un nuovo filone narrativo che si chiama up-lit (letteralmente uplifting, letteratura edificante) e ne fanno parte tutti quei libri che, al termine della lettura, ci fanno sentire meglio. Se siete in cerca di un libro, quindi, che vi faccia stare meglio, questo è decisamente il libro che fa per voi.

Curiosità: nel 2019 Eleanor Oliphant sta benissimo diventerà un film. Per ora non si conoscono ancora i dettagli sul cast. L’unica indiscrezione emersa è che tra i produttori e gli attori c’è la bellissima Reese Witherspoon. Non vedo l’ora di vederlo!

Avete letto Eleanor Oliphant sta benissimo? Vi aspetto per commentarlo insieme.

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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