Il club delle lettrici compulsive

24 hours – Claire Seeber

24 hours Book Cover 24 hours
Claire Seeber
Thriller
HarperCollins Italia
2017
Digitale - Cartaceo
334

"Mi chiamo Laurie. Oggi sono viva. Domani potrei non esserlo più. La mia migliore amica, Emily, è morta. Uccisa la scorsa notte nell'incendio che ha devastato il nostro hotel. Ma non era lei che doveva morire. Ero io. E adesso ho solo 24 ore prima che lui scopra che sono ancora viva. Lui... qualcuno del mio passato. Il mio ex, un altro uomo... Non ho nessuna certezza. Solo questo piccolo spiraglio di speranza, ora. Quest'unica possibilità. 24 ore di completo anonimato per trovare Polly, mia figlia. Prima che mi vengano a cercare."

24 hours è un thriller scritto da Claire Seeber e edito in Italia da HarperCollins. È difficilissimo per me fare questa recensione senza cadere nella retorica e nelle frasi fatte perché 24 hours mi ha fatto venire uno di quei nervosi…

AVVERTENZE: TENETE I BAMBINI LONTANI DA QUESTA RECENSIONE. LE PAROLACCE SONO INEVITABILI.

La storia ci viene raccontata dalla protagonista, Laurie Smith che è appena scampata ad un incendio nell’hotel in cui alloggiava con l’amica Emily, morta tra le fiamme.
Per spiegarci come mai Laurie si trovi in una situazione orrenda (ovvero lontana da casa, ferita, senza soldi e in fuga), l’autrice passa dal presente al passato ad ogni capitolo. I numerosi flashback raccontano la vita di Laurie e del marito Sid, dei loro problemi, della loro separazione, di tutte le sofferenze e le umiliazioni che Laurie ha dovuto subire.

La tensione viene sempre mantenuta alta grazie a questo espediente narrativo. Laurie non sa chi stia cercando di ucciderla e perché, ma è convinta che sia qualcuno legato al suo passato, motivo per cui i vari flashback dovrebbero aiutarci nel formulare un’ipotesi.

Tutto bellissimo, tutto perfetto… ma perché diavolo infarcire il libro di frasi diseducative come questa:

“Le storie d’amore più belle sono le più dolorose, si sa. Se gli amanti ostacolati dal destino rimanessero insieme, finirebbero ben presto per litigare a proposito del bucato.”

o questa (che mi ha fatto accapponare la pelle):

“Sapevo che Sid mi amava sopra ogni altra cosa, sapevo che stava soltanto cercando di riempire il vuoto.”

quando TUTTI i giorni una donna viene ammazzata da un ex marito, un ex fidanzato, ecc? Perché? Perché in un libro del genere la donna anzi, la vittima, deve fare per forza la figura dell’idiota?

Scusate, ma quando ci vuole, ci vuole!

Laurie è una psicologa. Certi meccanismi dovrebbe capirli immediatamente, dovrebbe scappare alla velocità della luce dall’uomo violento che ha sposato. E invece no. Si strugge, si dispera (che ci sta, è normale se si ama qualcuno che non ci corrisponde) e lotta per tenerselo e per riprenderselo perché, insomma! lui, poverino ha un passato difficile… Ma per piacere! Chiamiamo le cose con il loro nome: Sid è uno stronzo che avrebbe bisogno del prozac e di due calci nel culo.

Bree con il fucile mi dà sempre un sacco di soddisfazioni!

Mi ha mandata fuori di testa leggere questo libro perché una lettura come questa dovrebbe essere un insegnamento, un monito. E invece giustifica i comportamenti orrendi di chi maltratta la propria compagna con “il bisogno di riempire un vuoto”. Sì, ma con gli psicofarmaci!


Ok, Laurie l’ha lasciato… tuttavia non riesce mai a discostarsi dal suo ruolo di vittima. So benissimo che non è facile mollare un marito violento soprattutto se il contesto intorno non è di aiuto, ma qui stiamo parlando di finzione narrativa. Il passaggio in più me lo aspetto dall’autrice, altrimenti è un libro inutile, diseducativo, dannoso e pericoloso che farà inevitabilmente scattare il pensiero: “Eh, vedi? Secondo me, con me vicina, mio marito che mi pesta un minuto sì e uno no, cambia perché io non lo lascio” nella donna, magari maltrattata, che legge.
Spero di essere riuscita a spiegarmi perché mi sta salendo pericolosamente la pressione. Scusate se sono stata eccessiva, ma sono cose che davvero non riesco a tollerare.

Pur essendo scritto molto bene, non riesco a dare un voto alto a questo libro per tutto quello che vi ho raccontato. Sorvolo quindi sugli altri personaggi femminili perché sono perfino peggio della protagonista.

E meno male che è un libro scritto da una donna!

Mettiamo un Ryan Gosling che almeno è bello da vedere, dai!

Avete letto 24 hours? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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