Frutta d’antan

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Una decina di anni fa abbiamo dovuto abbatere l’ultima delle piante da frutto piantate cento anni prima  dal nonno e da suo padre. Era un pero di una qualità che ormai non si vede più.

Era dolce e con una polpa farinosa,  perfetto per cuocerlo e farcire torte o, come faceva il nonno, da accompagnare con il bollito (!!).
Ha ospitato per anni la mia casa sull’albero perchè si biforcava abbastanza in basso da permettermi di salirci anche quando ero troppo piccola per arrampicarmi come le scimmie come avrei fatto più tardi.

In tutti questi anni nessuno ha pensato mai di fargli una foto, all’highlander del frutteto originario, commissionato dallo zio che viveva per la maggior parte dell’anno in Svizzera.

E’ questo che mi ha fatto pensare che il manuale di pomologia svizzera del 1860 citasse proprio quel tipo di pera che viveva nel mio giardino, potrebbe aver portato le piante direttamente dalla Svizzera lo zio. Vedrò se riuscirò a trovarne un piantino e sperare che per i prossimi cento anni potremo ancora goderne.

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