Aristolochia sempervirens

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New entry in questa nostra collezione di bacche domestiche cresciuta spontaneamente in mezzo alla siepe, portata dal vento o dagli uccelli.  Si è distinta perchè quando fiorisce cattura l’insetto che la impollina e lo costringe a restare nel fiore fino a quando non è fecondato e per questo enorme frutto che ha prodotto.

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Cercando che tipo di pianta poteva essere mi sono imbattuta in questo bell’articolo e mi è piaciuta l’immagine evocativa di pianta sfuggita a orti botanici nonchè il fatto che il decotto delle foglie veniva utilizzato come antidoto contro il morso dei serpenti.

Tenuto conto che mentre i figli altrui portano a casa gattini o uccellini smarriti o feriti, il mio ha raccattato un cucciolo di serpe !! (per mia fortuna non è sopravvissuto a lungo),  mi è di conforto sapere che  in caso contrario eravamo già dotati di antidoto per eventuali morsi.