La nuova stagione – Silvia Ballestra

Eredi della vasta proprietà agricola appartenuta alla loro famiglia, le sorelle Olga e Nadia ritornano nel paesino delle Marche in cui sono cresciute per sistemare le carte e soprattutto cercare acquirenti. Il padre le aveva sempre tenute lontane da tutto ciò che riguardava la campagna, forse per proteggerle o forse, più probabilmente, nell’errata convinzione che l’agricoltura fosse un affare per uomini. Le vediamo lottare unite contro la burocrazia farraginosa tipica dei piccoli comuni e l’arroganza dei proprietari confinanti, discendenti di quegli stessi mezzadri (o “mezzoladri”) che in passato avevano lavorato per il padre.

A malincuore si trovano a dover valutare la proposta di una grande società che pratica una nuova agricoltura, più spregiudicata, che mira al solo profitto senza tenere conto della stagionalità dei prodotti e incurante di mettere a rischio di estinzione qualche rara specie animale o vegetale. La vendita della terra, infatti, è vincolata all’eliminazione delle centinaia di palme nane che sorgono lungo il perimetro della proprietà.

In una terra in continuo movimento, dove tutto rischia di crollare, in cui vivono “popolazioni misantrope e schive, timide e solitarie, prudenti e immobili, disfattiste e senza troppi slanci”, a quasi cinquant’anni le due sorelle si trovano a vivere una “nuova stagione”. Dopo una vita vissuta “in difesa”, fatta di inizi promettenti sfociati in occasioni mancate, truffate e tradite dai loro compagni, per la prima volta si sentono padrone della loro vita. Come quelle palme che avevano dovuto estirpare, delicate perché facile preda dei parassiti ma anche forti, in grado di resistere agli inverni più gelidi e che tornano a germogliare anche dopo il più devastante degli incendi.

La citazione:

“Ci aveva riflettuto abbastanza, a monte, quando era stato il momento di prendere decisioni solide ed epocali, o non si era piuttosto lasciata scivolare, fluttuando sugli eventi così come si presentavano? Assecondando la forma che la realtà, tutto attorno, prendeva, e calandosi, senza un grido, in quello stampino che la società aveva preparato per lei e per le donne come lei?”

 

Silvia Ballestra, La nuova stagione, Bompiani, 2019, 275 pp.

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