Superata la metà di questa sfida iniziata ormai tre settimane fa.
Qualche sforzo, nullo se paragonato alle soddisfazioni raccolte sin qui. Ecco le azioni messe in pratica per portare a termine la nostra missione: ridurre l’uso di plastica – specie di quella usa e getta – durante tutto il mese di luglio.
1. Granola fai da te vs cereali confezionati
Luglio senza plastica – Giorno 15. Autoprodurre è un ottimo modo per evitare rifiuti e personalizzare i prodotti. Questo vale per i cosmetici come in cucina, per questo la granola – ottima a colazione ma anche a merenda – è uno di quei cibi che ormai non compro più al supermercato. Ogni volta che la preparo esce diversa ma sempre buonissima e la ricetta è davvero semplice, la trovi qui.
2. Moka vs capsule/cialde
Luglio senza plastica – Giorno 16. Iniziamo la giornata con un buon caffè. Che vi piaccia classico, macchiato, lungo come quello americano o ristretto e super concentrato, l’importante è che sia dalla moka, senza sprechi. Basta, alle macchine tutte moderne. Sí, proprio quegli aggeggi tanto di moda, che funzionano con capsule o cialde. Capsule in plastica che (ça va sans dire) sono difficili da smaltire. Il caffè nella moka è buonissimo, a me ricorda quello che preparava mia nonna e, lei – inconsapevolmente zero waster – non si sarebbe mai piegata alla comodità di una caffettiera automatica.
3. Riciclo vs spreco
Luglio senza plastica – Giorno 17. Ieri abbiamo elogiato la moka, che per sua natura annulla gli sprechi, oggi vediamo come riciclare il fondo di caffè che si deposita nel filtro. Pensavate di buttarlo? E invece è l’ingrediente principale per lo scrub anti-cellulite fatto in casa. Perchè riciclare, riusare e reinventare è sempre meglio che ricomprare!*
Ingredienti
- 2 cucchiai di sale grosso
- 2 cucchiai di sale fino
- il fondo di un caffè
- 5 cucchiai di un olio vegetale (es. oliva, mandorle, riso, soia)
- facoltativo: 15 gocce di olio essenziale di rosmarino o ginepro (stimolano la circolazione)
Mescolate tutti gli ingredienti e massaggiate sulla pelle umida, con movimenti circolati, prima di risciacquare con acqua fresca.
4. Bici vs auto
Luglio senza plastica – Giorno 18. I rifiuti che intossicano il pianeta non sono solo quelli visibili. Per questo, quando possibile, cerco di evitare l’auto e spostarmi con mezzi alternativi: per lo più con la mia super bicicletta (con cui fu amore a prima vista) oppure con i trasporti pubblici (che a Roma sono un delirio ma forse da voi funzionano meglio).
5. Bambù vs cotton fioc
Luglio senza plastica – Giorno 19. Addio cotton fioc usa e getta! Questa è l’alternativa sostenibile che utilizzo per pulire le orecchie: un bastoncino in bambú che dura praticamente in eterno.
6. Aceto bianco vs detergenti chimici
Luglio senza plastica – Giorno 20. Pulire senza sprechi è davvero semplice da quando ho scoperto l’aceto bianco. Ne basta un bicchiere mescolato, in uno spruzzino, a della semplice acqua per ottenere un detergente spray multiuso. Io lo uso per il piano cucina, lavandini, vetri, in bagno e anche per i pavimenti. Unica accortezza sulle superfici delicate, tipo il marmo.
7. Borsa di stoffa vs busta usa e getta
Luglio senza plastica – Giorno 21. Quando esco porto sempre con me una di queste borse di stoffa. Utile quando vado al mercato a fare la spesa ma anche per trasportare qualsiasi acquisto imprevisto senza chiederne ogni volta una nuova in ciascun negozio. Anche oggi, immancabilmente, è con me al mare per trasportare il pranzo al sacco.
*Vedi la gerarchia delle 5 R – Lo zero waste segue la medesima logica del principio di gerarchia dei rifiuti dell’Unione Europea. Se un prodotto non può essere riutilizzato, riparato, ricostruito, rinnovato, rifinito, rivenduto, riciclato o compostato, allora deve essere ridotto, ridisegnato o rimosso dalla produzione.
Per approfondire
- Luglio senza plastica
- Luglio senza plastica, prima settimana
- Luglio senza plastica, seconda settimana
- Luglio senza plastica, quarta settimana
- Vivere zero waste
- Una settimana per ridurre i propri rifiuti, 7 mosse per iniziare
- Luglio senza plastica: accettate la sfida?