bagno zero waste

La prima settimana del mio #plasticfreejuly inizia dalla cura del corpo, un tema che mi sta a cuore perchè la mia rivoluzione contro gli sprechi è partita proprio dal bagno che negli anni è diventato quasi completamente zero waste.

Come nasce Bio Beautiful

Ero al liceo quando decisi di non voler più utilizzare detergenti e cosmetici tradizionali.
Ricordo con affetto i miei primi spignatti e la difficoltà di trovare prodotti con buon Inci, che andassero d’accordo con il budget limitato di una studentessa.

Qualche anno dopo nacque il blog Bio Beautiful, aperto con altre tre ragazze conosciute in università a Roma che ora hanno abbandonato il progetto. All’epoca non prestavo molta attenzione agli imballaggi, non sapevo cosa fosse lo zero waste o quali problemi creassero i rifiuti difficili da smaltire.

L’evoluzione dei contenuti

A distanza di anni però mi sono evoluta, cerco ancora prodotti buoni per la mia pelle e per l’ambiente dal punto di vista degli ingredienti, ma presto attenzione anche all’involucro in cui essi sono contenuti.

Contenuto e contenitore sono parti della stessa medaglia, combinarli perchè rispecchino le esigenze di una pelle capricciosa non è sempre semplice ma si può provare. C’è sempre un’alternativa meno impattante e la mia missione qui è rendere questo lavoro più semplice a chi come me non vuole rinunciare a un prodotto di qualità in un imballaggio minimalista.

 bagno zero waste

Bagno zero waste

  • se non hai particolari malattie della pelle, prova a sostituire i flaconi di gel doccia, struccante,cosmesi ecobio cosmetici naturali shampoo, balsamo, deodorante e detergente con alternative solide
  • per nutrire la pelle dopo la doccia, al posto della crema corpo, prova con qualche goccia di un olio vegetale, il mio preferito del momento è di jojoba. Lo uso sia su corpo che viso e capelli (ottimo anche quello di mandorle per prevenire le smagliature)
  • prova uno spazzolino con testina intercambiabile, in bambù o in materiale derivato dagli scarti alimentari. Sembra una sciocchezza ma in media ogni persona consuma circa 300 spazzolini nell’arco della sua vita
  • il dentifricio può essere in vetro con vuoto a rendere, nell’imballaggio di alluminio o in pasticche
  • le spugne per lo struccaggio o per la detenzione del corpo meglio se in fibre naturali che non rilascino micro-plastiche negli scarichi. Lo stesso vale per gli asciugamani e gli accappatoi se devi acquistarli nuovi. Se invece già ne hai in abbondanza sfrutta al massimo quelli
  • anche per gli accessori non consiglio un nuovo acquisto, ma di usare ciò che è già in casa: se invece sei alla ricerca di un pettine o una spazzola, sceglila il legno e trattatala con cura perchè duri il più possibile
  • bambù oriculì orecchie zerowasteper la pulizia delle orecchie prova con un panno umido dopo aver fatto la doccia o con il famoso netta-orecchie in bambù che personalmente non amo
  • per ridurre i tempi di asciugatura con il phon e diminuire la quantità di energia elettrica necessaria, avvolgi i capelli in un panno di cotone o in una vecchia maglietta per almeno cinque minuti prima di asciugarli
  • se hai bisogno di un tappeto da bagno, usa un vecchio asciugamano che vorresti eliminare
  • opta per un portasapone in materiale durevole (legno, vetro) oppure una spugna di luffa o in altro materiale compostabile

coppetta mestruale ciclo zero waste

Non serve fare tutto subito, prendi nota e quando avrai bisogno di un nuovo prodotto o un nuovo utensile, chiediti quale potrebbe essere l’alternativa migliore. Dopodiché agisci.

Nel frattempo, se vuoi, dimmi quali accorgimenti usi tu in bagno.

Per approfondire